Come noto, il Governo italiano ha stabilito con il Decreto Legge 8 aprile 2020, n.23 (DL Liquidità) la concessione alle PMI di finanziamenti fino a 25.000 euro, con procedura semplificata e con la garanzia statale fino al 100%. Il Fondo di Garanzia ha prontamente emanato le circolari con cui disponeva la concessione della garanzia statale gratuitamente e senza valutazione del soggetto beneficiario finale, specificando che le banche possono erogare il finanziamento coperto dalla garanzia del Fondo senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore del Fondo.
Queste misure nelle intenzioni avrebbero dovuto abbattere i costi di detto finanziamento e renderlo una misura agevole e facilmente accessibile. Tanto che l’ABI aveva lanciato un ‘allarme’ sull’assalto alle banche! Purtroppo non solo questo assalto non c’è stato, ma anche i risultati sono assolutamente deludenti per via dei troppi paletti inseriti nel decreto del Governo e dell’ostruzionismo delle (o di alcune) banche, che stanno imponendo paletti non previsti dalla normativa. Altroconsumo ha segnalato cosa stanno facendo e ha segnalato i comportamenti scorretti, come quelli di Unicredit e Banco BPM all’Antitrust.
Le misure creditizie messe a disposizione delle imprese rischiano quindi di rimanere in moltissimi casi inutilizzate. Un’inchiesta di Fanpage riassume le cause di questo insuccesso creditizio, mentre la CGIA di Mestre ha appena pubblicato un’inchiesta in cui denuncia il flop di questi finanziamenti e ne illustra le cause.