Promesse mirabolanti e retromarce, conferenze stampa e figuracce internazionali. Draghi in affanno sui vaccini, smentisce il povero Figliuolo (“La priorità va agli anziani”), e asseconda il Salvini in versione ‘moderato’ (“Aprire dove i fragili sono immuni”). Non una ma tre task force per il PNRR. Gaffe sugli psicologi e sulla Turchia: “Erdogan dittatore”. Controllo centrale sul piano Ue, ma contemporanea creazione di nuove strutture regionali. Gabrielli come Conte anche sulla cybersecurity.
Sul piano internazionale, è stata un fiasco la prima missione diplomatica di Draghi a sfondo commerciale (Eni e non solo, con finalità non del tutto chiarite), in un protettorato turco come l’Ovest dell’ex Libia guidato da un fantoccio di Erdogan. Quindi l’attacco di ieri al presidente Turco che provoca sonore reazioni non prive di future conseguenze sull’Italia: la mossa, del tutto avventata e fuori protocollo diplomatico, è stata accolta con stupore anche dall’Europa, nonostante vi fossero tutti i presupposti per un’azione comune dati dal “sofa gate”. E infatti l’UE si defila (“Non sta a noi giudicare le persone”), mentre la Turchia contrattacca tramite il vicepresidente che bastona Draghi: “Se vuole vedere cosa sia una dittatura deve guardare alla storia recente” dell’Italia “e lo vedrà molto chiaramente”.
Il sunto delle ultime posizioni del governo sui temi caldi per i quali fu fatto cadere il precedente e sulle ultime gaffe di Mario Draghi nella conferenza stampa di ieri. Una raccolta da Banana Republic da il Fatto Quotidiano.