L’Unione Europea li ha tenuti nascosti per mesi, prima rifiutandosi di pubblicarli, poi coprendo con una serie di omissis i dati sensibili. Ma Report ne è venuta in possesso e pubblica integralmente i primi contratti per l’acquisto dei vaccini anti-Covid stipulati da Bruxelles a fine 2020 con Pfizer e Moderna. Come per gli altri già (parzialmente) desecretati, creano sconcerto i prezzi crescenti nel tempo e le clausole capestro: per esempio i contratti confermano che, in caso di danni da effetti collaterali, gli indennizzi ricadranno quasi esclusivamente sugli Stati) per l’Ue, e come già visto nel caso di Astrazeneca, gli accordi sembrano tutelare le big pharma anche su eventuali ritardi nelle consegne. Vale anche per “morte, lesioni fisiche, lesioni mentali o emotive, malattia, invalidità, perdita o danno a proprietà, perdite economiche o interruzione dell’attività” connesse ai vaccini. Un’assurdità.
“Il Contraente e i suoi affiliati non saranno in ogni caso responsabili per ritardi nelle consegne”, si legge nel contratto Pfizer. E infatti l’Avvocatura di Stato italiana si era dovuta limitare a una diffida quando le dosi Pfizer, a gennaio, non arrivavano nei tempi concordati. Con Moderna invece gli Stati membri possono “cancellare l’ordine” per ritardi oltre i 90 giorni. Per Pfizer l’eventuale “ritiro per qualsiasi motivo dal mercato del vaccino” è interamente a carico della Commissione e degli Stati membri. L’azienda si impegna solo al “migliore sforzo ragionevole”. E la proprietà di brevetti e dati è sua. “Non è così, almeno per una parte dei brevetti di Moderna, negli Usa, dove il National Institutes of Health (Nih) è comproprietario. Per questo 250 tra premi Nobel ed ex capi di Stato fanno appello a Joe Biden”, osserva Vittorio Agnoletto, impegnato nella campagna per la sospensione dei brevetti, “Non c’è penale sui ritardi – sottolinea Agnoletto –, qualsiasi conseguenza la pagano gli Stati, ma i brevetti glieli lasciano tutti”.
Leggi la versione integrale dei contratti Pfizer Biontech e Moderna dal sito di Report. Report aveva raccontato i dettagli della trattativa fra Big Pharma e l’Unione Europea nel servizio “Nelle mani del vaccino” di Manuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale lo scorso 25 gennaio 2021.