Durante una delle periodiche riunioni con le banche d’affari, il 2 febbraio scorso, il CFO di Pfizer Frank D’amelio ha lasciato intendere che la società in questione potrebbe far salire vertiginosamente il prezzo del suo vaccino fino a un +897%.
Alla domanda sui futuri prezzi da parte di un VP di Bank of America Merril Lynch, D’Amelio rispondeva così. “Jason (Eron Zemansky, ndr), ti rispondo così. Inizio spiegandoti come funzionano i margini attuali, e poi passo a come possono funzionare in futuro. Per i margini attuali, diciamo, siamo in un momento di prezzo pandemico. L’unico prezzo che abbiamo pubblicato (sic!) è quello applicato agli Stati Uniti, cioè 19,50 dollari
per dose. Ovviamente, questo non è il prezzo a cui normalmente vendiamo un vaccino, che invece è 150-175 dollari per dose”. Messaggio lanciato ai mercati, nel codice tradizionalmente usato in questo tipo di scambi informativi, che stabilisce il range del prezzo di riferimento futuro a partire dall’anno prossimo.
Intanto, le sole tre aziende che hanno pubblicato le attese per il 2021, Moderna (2,8 M) Astrazeneca e Pfizer/Biontech (33,2 M), contano di fatturare 35 miliardi di dollari in totale a fronte di 10,5 miliardi di dollari di incentivi pubblici a fondo perduto e di costi irrisori per la produzione -secondo le recenti rivelazioni, in Europa Astrazeneca ha venduto il suo vaccino a 2,9 euro per dose, Pfizer/Biontech a 15,5 euro, Moderna a 18,8 euro. Uno studio pubblicato nel dicembre scorso da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra rende l’idea dei profitti: i costi di produzione dei vaccini a base Rna messaggero (come quelli di Pfizer-Biontech e Moderna) variano dai 60 centesimi ai 2 dollari a dose. Margini elevatissimi, come si vede dalle cifre.
Intanto si vota oggi al Parlamento europeo la richiesta promossa da India e Sudafrica (e altri 100 Paesi) di liberalizzare brevetti e tecnologia dei vaccini SARS-COV2. Il voto, in realtà, si svolgerà sul certificato digitale sul vaccino, che serve a facilitare i viaggi da un Paese all’altro, ma i parlamentari della Sinistra europea hanno presentato degli emendamenti che proveranno a far pronunciare la politica europea. Difficile che la proposta passi.