30mila “imprese zombie” delle quali 12mila attive nella manifattura, 7mila nella meccanica, 6.700 nella ristorazione e 4.500 nelle costruzioni, secondo Luca Bianchi dello SVIMEZ. Oltre a mantenerle in vita artificialmente, l’ulteriore rischio è che la qualità dei crediti garantiti dal sostegno pubblico si deteriori e che un’ondata di sofferenze e altri crediti a rischio finisca …